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  /  2023

Marzo 2023

La moda sostenibile sta diventando sempre più importante nel panorama dell'industria di settore. Con la crescente consapevolezza dell'impatto ambientale dell'industria della moda, sempre più brand stanno adottando strategie di sostenibilità per ridurre la loro impronta sul pianeta. Tradizionalmente, quello della moda viene considerato uno dei settori più inquinanti del mondo, a causa dell'uso intensivo di risorse naturali e dell'elevato tasso di rifiuti prodotti. Oggi, invece, la moda sta diventando sostenibile, concentrando le energie anche in attività che possano preservare le condizioni della terra in cui viviamo. Una moda sostenibile per un futuro più green La moda sostenibile si concentra sull'utilizzo di materiali e processi produttivi sostenibili. Ciò significa che i tessuti utilizzati sono di origine naturale o riciclati, e che vengono utilizzati processi produttivi a basso impatto ambientale. Ad esempio, alcuni brand stanno producendo abbigliamento a partire da materiali riciclati, come bottiglie di plastica o vecchi tessuti. Altri, stanno utilizzando processi produttivi a basso impatto ambientale, come l'utilizzo di tecnologie a basse emissioni di CO2. Etica e trasparenza sono altri due punti cardine. Garantire condizioni di lavoro dignitose e giuste per i dipendenti, e ridurre al minimo l'impatto ambientale delle attività sta diventando oggi giorno un nuovo modello di sviluppo e lavoro. Molti brand sostenibili si stanno impegnando a fornire informazioni trasparenti sulle loro attività e sui loro prodotti, in modo che i consumatori possano fare scelte informate. Il tema dell'economia circolare Per ridurre al minimo i rifiuti e di riutilizzare i materiali, le industrie del settore moda stanno

Milano ha conquistato il titolo di cuore della moda italiana grazie alla sua storicità. È una città legata alla produzione e alla lavorazione dei tessuti fin dal Medioevo e dal Rinascimento, quando era già conosciuta per la qualità dei suoi manufatti tessili. Questo ha permesso di sviluppare un’industria tessile molto forte che è stata alla base dello sviluppo della moda a Milano. Milano ancora oggi è conosciuta come una una città attenta alle tendenze e all’innovazione nel campo della moda. Già negli anni ’50 del Novecento, ospitava importanti sfilate di moda che attiravano l’attenzione dei media e dei compratori internazionali. Negli anni ’70, Milano ha iniziato a competere con Parigi e New York come capitale della moda mondiale, ospitando le prime sfilate di moda maschile e creando un vero e proprio distretto della moda nel quartiere di Via Montenapoleone. Negli anni ’80 e ’90, Milano ha consolidato la sua posizione come centro nevralgico della moda italiana, grazie alla presenza di grandi marchi come Giorgio Armani, Versace, Prada, Gucci e molti altri. La città è diventata il luogo in cui si incontravano designer, produttori, buyer e media per scoprire le nuove tendenze e le collezioni più innovative. Milano ha saputo creare un sistema produttivo e distributivo molto avanzato, che ha permesso di trasformare la creatività dei designer in prodotti di alta qualità e di farli arrivare rapidamente sui mercati di tutto il mondo. La presenza della Fiera di Milano, che organizza eventi di moda

La moda come sinonimo di inclusività è un’arte che riflette la società e la cultura in cui viviamo. Negli ultimi anni abbiamo assistito a un cambiamento significativo nella moda, che sta diventando sempre più inclusiva e rappresentativa della diversità umana. La moda non è più solo per pochi eletti o per un determinato tipo di persona, ma sta cercando di includere tutti, indipendentemente dal loro aspetto, orientamento sessuale, identità di genere, età, taglia, etnia e capacità fisica. La moda inclusiva non è solo una tendenza passeggera, ma un nuovo modo di concepire la moda stessa. Una moda che mira a creare un abbigliamento adatto a tutti, a rappresentare e rispettare la diversità umana, e a promuovere un messaggio di inclusione e accettazione. Ciò significa che i marchi di moda stanno tutti creando collezioni che si ispirano alle culture di tutto il mondo, utilizzando tessuti e dettagli che richiamano le tradizioni di diverse comunità. Da qualche tempo, inoltre, i marchi stanno cercando di includere modelli di diverse etnie, taglie, età e capacità fisiche nelle loro campagne pubblicitarie, dimostrando così l’importanza di rappresentare la diversità. Una moda che supporta i cambiamenti della società La moda inclusiva non è solo un’opportunità per i marchi di moda di raggiungere nuovi clienti e di espandere il loro pubblico, ma anche un modo per diventare uno strumento di inclusività. La moda può aiutare a costruire una società più rispettosa delle differenze. Ciò significa che le nuove collezioni non dovrebbero essere

Oggi, per noi è ormai scontato considerare la moda come linguaggio dell’amore. Quello del fashion è un settore che assorbe influenze dal passato e da tutto ciò che c’è nel mondo, fino a diventare il mezzo attraverso il quale condividere a colpo d’occhio ciò che siamo e ciò che vogliamo si sappia di noi. L’amore è un tema che la moda ha saputo esprimere attraverso la sua estetica, i suoi simboli e la sua capacità di rappresentare la diversità umana. Attraverso l’influenza dell’arte e della fotografia, la moda si è fatta portavoce di un amore in tutte le sue forme, creando una connessione tra le persone e diffondendo il messaggio di inclusione e di amore universale. Come l’abbigliamento ci aiuta a comunicare i nostri sentimenti L’amore è un tema universale che attraversa molte forme di arte, e quindi, anche quella della moda. Nella moda, l’amore può essere espresso in molti modi diversi, dai colori e dai tessuti che evocano sentimenti romantici, alle forme e ai tagli che si ispirano alla passione e all’attrazione. Indossare abiti colorati e vivaci può suggerire felicità e allegria, mentre vestirsi di nero o di tonalità scure può comunicare tristezza o malinconia. Un abbigliamento elegante e formale può indicare rispetto per l’occasione o una situazione di lavoro, mentre un abbigliamento più casual e rilassato può rappresentare un atteggiamento più informale e rilassato. È così che l’abbigliamento può essere utilizzato per esprimere la propria individualità e personalità. La scelta di abiti

Più che di nostalgia degli anni '80, forse dovremmo iniziare a trattare il decennio come la nascita di un vero e proprio genere. Un modo di vivere che nasce da grandi cambiamenti e rivoluzioni in molte aree, dalla tecnologia alla cultura popolare. Questo è il periodo che ha visto l'affermarsi di nuovi stili musicali, e la nascita di una nuova cultura giovanile. La moda degli anni '80 era influenzata dalla pop art e dalla voglia di esprimersi in modo originale e personale, con l'utilizzo di colori vivaci, forme audaci e stampe iconiche. Anni ‘80, nascita di un nuovo genere Molti guardano con nostalgia a questo periodo, ricordando con affetto la cultura, la musica e la moda degli anni '80. La nostalgia degli anni '80 è alimentata dalla percezione che quel periodo fosse più semplice e libero, e che la cultura fosse meno influenzata dalla tecnologia. Molti rimpiangono l'innocenza e l'entusiasmo di quando la vita era meno complicata e la gente aveva più tempo per divertirsi e per connettersi con gli altri. Ma questa nostalgia degli anni '80 può anche essere vista come la nascita di un nuovo genere, che combina gli elementi della cultura popolare e della moda degli anni '80 con gli elementi più moderni. Ad esempio, molti film recenti che esplorano questo genere utilizzano elementi della cultura popolare degli anni '80, come le immagini accattivanti e colorate della pop art, per creare un'atmosfera unica e iconica. La pop art, infatti, è stata un

Cultura e creatività sono due elementi fondamentali quando si parla di moda. La cultura ha sempre influito sulla creazione di nuove collezioni in diversi modi, come ad esempio dando ispirazione per i disegni, nella selezione dei tessuti da utilizzare, nei colori e nelle forme. Il mondo del fashion che si lascia avvolgere dalle tradizioni. Con quel tocco di creatività, un guizzo che lascia ad artisti e designer la libertà di esprimere se stessi attraverso capi di abbigliamento unici e distintivi, in grado di riportare alla luce anche i miti indiscussi degli anni che furono. Come i robottoni dei mitici anni '80, un un fenomeno culturale e popolare che diventa dapprima cartone animato, figlio della fantascienza, per poi diventare protagonista di film, giocattoli e collezioni da indossare. I robottoni anni ‘80, giganti meccanici che difendono il popolo Tutto nasce dai cartoni animati giapponesi del genere mecha, che presentano personaggi robotici o meccanici che combattono in battaglie spettacolari. La visione futuristica in combinazione con i nuovi concetti di fantascienza, hanno dato modo all’immaginazione di autori di manga e cartoni animati giapponesi di sviluppare protagonisti che sarebbero rimasti per sempre nella storia. Tanto da contribuire con il loro valore, al concepimento di un design delle forme geometriche e dai colori vivaci. Superobots è cultura e creatività da indossare Cultura e creatività ispirano l’un l'altra per creare capi unici, autentici e contemporanei, che spesso rispecchiano anche i cambiamenti sociali. Proprio come furono gli anni ’80, il decennio degli eccessi stravaganti. Un